lunedì 5 gennaio 2009

simao a metà del pomeriggio e quell'umor liquido che sento dentro la bocca rimane, li, nero anziche freddo, mucoso e stopposo.
ho la libertà di sentirlo, sono libero, non ho catene e prigioni se non quelle che adoro avere dentro di me, per vanità o semplice comodità.
ristampo vecchi merletti, figurine di giornaletti anni 70 con quel sapore di carta e di giovinezza.
lucido un cancro che non mi ammazzerà.
sono troppo borghese per morire per qualcosa, produrre sarebbe anche troppo ottocentesco, odio essere vecchio come mi sento adesso.